Per Grazia
Dalla tua
amica del cuore (Anna)
Cara
amica Grazia
Finirà
o continuerà la nostra amicizia.
Vuoi
cantare?
Vuoi
ballare?
Dimmi
tu, cosa vuoi fare,
tra
cantare e ballare qual è che ti piace di più?
Sceglilo tu!!!!!!!
È una
poesia,
leggila con allegria!
Sul
tuo comodino
C’è il
mio cuoricino!
Per te
è un bigliettino,
proprio sul tuo cappellino.
L’angelo del mio amore, è sempre la mia amica del cuore |
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Momento d'amore
02 febbraio 1994 |
Una montagna si
erge in mezzo ad un prato non più tanto verde.
Il cielo è coperto da nere e minacciose nuvole.
Il vento cerca di farsi strada tra i fitti rami degli alberi spogli.
Qualche timido fiocco di candida neve cade dolcemente a terra,
dondolandosi sulle ali del vento.
La temperatura è molto fredda e non si vedono né odono uccellini.
D'improvviso dalle nuvole si intravede un tenue raggio di sole che pian
piano raggiunge la cima di quella solitaria montagna, alla ricerca, forse,
di qualcosa.
Sembra quasi bendato ma molto testardo.
Dopo un'affannosa ricerca, illumina una donna molto triste, sembra che dai
suoi occhi stia per nascere una lacrima.
sembra un pulcino infreddolito e solo, alla ricerca di un qualcosa perduto
e non più ritrovato.
I suoi occhi scrutano con ansietà l'orizzonte, con la speranza di
intravedere ciò che lei cerca.
Rimane lì per molto tempo, non si rende conto di quanto, ma le sembra
un'eternità.
Il suo cuore si rattrista sempre di più, sembra essere quasi diventata
sempre più piccola di un pulcino,
sembra quasi che la gente non la noti più.
Sta quasi pensando di abbandonare quel posto, tanto non scorge nessuno,
quando d'un tratto quel piccolo raggio di sole si sposta ed illumina una
vaga figura poco distante.
Sembra lontanissima, ma fiduciosa si incammina a fatica verso quella
figura, accompagnata da un raggio di sole.
pian piano la figura prende forma e si trovano a camminare nella stessa
direzione fino a raggiungersi e toccarsi.
Il sole splende alto nel cielo, il vento ha lasciato il posto ad un
leggero soffio che avvolge i due in un amoroso abbraccio.
Gli alberi sembrano, come d'incanto, rifioriti.
Gli uccellini sono ritornati a volare e cantare. |
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La tua dolcezza 06 giugno 1994 |
La tua
dolcezza.
La tua bellezza.
Il tuo essere.
Il tuo corpo.
Il tuo tutto.
La tua dolcezza permea in tutto il mio essere.
Mi riempie,
mi fa sentire importante.
La tua dolcezza è in ogni azione che compi.
Il tuo amore è talmente grande e puro che avvolge tutto il mio essere.
Le tue carezze non hanno limite.
Le tue carezze trasmettono tanto affetto, tanto amore, tanta tenerezza,
tanta dolcezza, tanta delicatezza, che nessuno non riuscirebbe a non
essere felice.
Lo starti vicino mi riempie di gioia, di amore, di tenerezza,di desiderio
di te,di starti vicino, di amarti,di riempirti di coccole, di affetto, di
tutto ciò che una donna possa desiderare. |
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02 Marzo 1977
02/03/77 |
Margherita,
dolce amore,
dolce figura dei miei sogni,
perché mi tratti così,
perché mi eviti, perché mi rispondi con freddezza.
Questo non era da te, almeno speravo,
perché pensavo
che anche tu avessi un cuore,
un cuore come foce di sentimenti,
non un cuore di ghiaccio.
Quel tuo dolcissimo carissimo e simpaticissimo viso
resta sempre indifferente alla mia presenza,
non diventa né ostile,
né dolce,
no resta semplicemente indifferente.
Lo so; non ho nessun diritto
Di pretendere un tuo sorriso,
ma penso di non aver fatto niente di male
per non meritarlo;
forse perché ho solo cercato
di guadagnare un po’ della tua simpatia,
un po’ di più della tua amicizia.
Ma ormai le speranze si stanno affievolendo
man mano che passa il tempo
e la mia anima è sempre annoiata e triste
di essere trattata così freddamente.
Dapprima speravo
Che da parte tua vi fosse
Un piccolo cenno di adesione,
ma non c’è stato
e questo ha portato in me un grande sconforto,
un grande dolore,
un grande senso di sconfitta.
Ma penso che ciò non ti interesserà;
forse in tutto questo tempo
che ci siamo conosciuti
ti ho semplicemente annoiata con la mia inutile presenza.
Mi dispiace profondamente sapere
Che tu non nutri per me nemmeno un piccolo sentimento;
sono stato sconfitto, e va bene,
ma fido su di una mia futura riscossa.
Perciò ti chiedo di restare amici
come siamo sempre stati,
e ti esorto, inoltre, a riflettere
su di un nobile sentimento
che un ragazzo
può provare per te
e ricordati che mai più uscirai
dal mio cuore. |
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A TUTTI GLI
INNAMORATI 05 Novembre |
Certezza di
avere un destino triste,
nero, oscuro.
Speranza di ritrovar la felicità,
perduta e mai ritrovata.
L’amore,
una ragazza, la felicità.
Questo è per te.
Ma…
ma non esiste felicità
se non si conosce la tristezza;
come non esiste l’amore
se non vi fosse odio.
Contrasti.
E la vita?
La vita è un miscuglio
Di triste felicità.
E amore con amore.
Questa la dedico a te
a te che stai lontana
che forse mi ascolti
col cuore al vento
del primo mattino.
Quando il sole
andrà a riscaldare
il cuore della terra
e te
e me
e noi tutti
perché l’amore ci unirà
per sempre
e che mai più si dissolverà
par una vana incomprensione.
O falsità; abbandonate
I cuori di tutti gli amanti,
di tutti gli innamorati e
coronate il loro sogno con
la conoscenza dell’amore puro
o onde benefiche del mare
della giustizia.
Ecco parte un treno,
forse due cuori si separano,
si rompono,
ma tanti altri si uniscono
nel dolce incantesimo dell’amore
o forse anche
quei cuori piangenti
un domani si intrecceranno
delicatamente
dolcemente in uno solo
che nessuno al mondo potrà
dissolvere mai. |
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ADDIO AMORE 22 Aprile 1978 |
Sembra di conoscerti da chi sa quanto tempo
Eppure sono passati appena quattro mesi.
Il tuo visino,
così gentile,
così piccolino,
sembra di conoscerlo già eppure lo vedo già scomparire;
i tuoi movimenti,
le tue parole,
sembrano già note, eppure le sento allontanare,
sembra che sei mia, ma ti vedo,
giorno per giorno,
più lontano,
più lontano,
più lontano,
addio amore,
addio amore. |
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ALBA 19 Febbraio 1980 |
Rossor di mattino
si schiarisce all’orizzonte.
E l’alba è nata!
Come è nato qualcosa dal mio cuore.
I tuoi occhi
la tua bellezza
inconfondibili al chiarore della luna
rispecchiano nel luccichio
dell’aurora.
Ma tu cosa fai?
Incantevole creatura!
Sbocci come una gemma
spuntata ad un albero,
l’albero della bellezza.
Rosa, ti dondoli
nell’aureo mattino
mirabile e veneranda,
creatura del creato.
Sei sbocciata così improvvisa,
come improvviso è sbocciato il mio cuore,
in amore,
ma sarà piccolo
se paragonato alle tue
immense bellezze. |
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AMICIZIA 09 Ottobre 1977 |
Amicizia;
parola
che racchiude tutta la vita dell’uomo.
Parola sacra,
parola che non dovrebbe essere calpestata da tutti,
come purtroppo oggi giorno accade.
Tutti dicono
Di essere amici di qualcuno,
ma sanno che cos’è l’amicizia?
A volte parlano tanto di amicizia
Dicono: “ Tu hai sbagliato,
non dovevi comportarti così.”
Ma più delle volte parlano senza convinzione,
non sanno realmente giudicare
prima se stessi e poi gli altri.
L’amicizia è una momentanea
Istantanea e sfuggevole felicità,
che dura un istante e che
come il vento o come
una nuvola sospinta dal vento, che
passa e se ne va,
e non hai nemmeno il tempo di rendertene conto,
così alla fine ti trovi con un pugno di sabbia in mano
che per la sua incompostezza
granello per granello cade a terra e forma
una piccola montagna di ricordi ai tuoi piedi.
Tutto ciò accade nella normalità dei casi
tra gente comune,
che ragiona più o meno allo stesso modo della massa,
ma fra coloro che
si trovano ad un piccolo gradino al di sopra
della normalità
non accade molto spesso,
questo perché costoro
vanno con i piedi di piombo,
come si suol dire. |
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AMO TE AMO LE TUE
COSE 31 Marzo 1979 |
Amo
te, amo le tue cose,
amo la tua personalità.
Amo… si amo il tuo amore
Che non vedo.
Amo te, amo le tue cose.
Un
alone ti circonda,
circonda le tue cose.
Amo la vita che tu vivi,
amo la vita che vorrei vivere.
Amo te donna ideale.
Amo
te, amore mio.
Amo te angolino del mio cuore
non occuparlo tutto,
perché già mi sento impazzire.
O
forse nella rete dell’amore
È
rimasto imbrigliato il mio cuore.
Non vorrei perderti amore.
Non vorrei non amare l’amore che amo.
Amo
te, amo le tue cose e…
…e…si… . |
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AMORE
22 Febbraio 1977 |
Amore, amore
come un rigore
sei entrata nel mio cuore
e mai più ne uscirai
sperando che anche tu contraccambierai
questo nobile sentimento,
che è l’amore. |
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BAMBINO CRESCIUTO
13 Gennaio 1978 |
Mi sento
un bambino cresciuto,
forse cresciuto un po’ troppo
e come tale
ogni tanto, debbo essere accontentato,
ma, c’è sempre un ma nella vita,
questo bambino non è stato accontentato.
Il primo vagito
fu segno di vita,
i primi passi
furono desiderio di conquiste,
le prime parole desiderio
di farsi capire.
Capire………,
si capire……..,
ma…………no,
non mi hanno capito.
Il cuore hanno infranto
di un povero ragazzo che
ha voluto bene,
ha amato,
ma
inutilmente ha sperato in
una comprensione,
ma forzatamente ha dovuto
desistere e reprimere
la sua natura.
Ma non fa niente
Un domani sarà migliore
Per quel bambino cresciuto. |
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CANTI DEL POPOLO
07 Agosto 1980 |
Le stelle mi guardano
come per dire non preoccuparti
non sei solo.
La luna sta lì
ed ascolta con
aria stupita
le voci dei cori
festosi che in canti
napoletani folcloristici
passano il tempo,
ed io sento parole,
grida,
storie d’amori
svaniti,
di amanti traditi.
Gente del popolo
così si diverte.
Una canzone
un bicchiere
e una buona compagnia.
Volgari si
ma almeno si divertono. |
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CARA
TINA 15
aprile 1979
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Esulta
cuore,
adesso sei felice,
hai trovato il tuo amore
adesso non piangere più.
Cara Tina,
mi sento felice, questa sera,
mi sembra di sognare, e
vorrei non finire mai,
eppure, eppure sono sveglio,
è vero, si, è vero:
“TI AMO e tu MI AMI”. |
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CARO AMORE 22 Aprile 1978 |
Caro
amore, tu che cerchi l’amicizia,
non cercare così lontano,
guardati intorno,
e potrai trovare
quello che cerchi.
Guardati vicino,
e scoprirai chi c’è,
guardati vicino
e scoprirai ……
…… una persona che ti ama. |
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CEMENTO 21 Gennaio 1978 |
Cemento,
pali della luce e insegne luminose.
E poi mani rotte e gambe spezzate.
Questo è il compagno progresso.
Progresso e morte vanno a pari passo.
Malattie professionali, malformazioni fisiche sopravvenute
questo si sente sempre dire.
Diossina e tutti gli altri gas che si sprigionano,
dell’organismo ne fanno un rottame.
Scendo lavoro e dormo.
Scendo lavoro e dormo.
Questa è la vita di un uomo medio della nostra società.
Erba, parola questa che è un po’ sconosciuta.
Si sa solo il cemento e l’asfalto.
Non si conosce il verde,
non esiste il verde,
è scomparso il verde,
ed asfalto è venuto,
e come un manto di veleno
il prato ha sostituito.
Come è bello sull’erba camminare ed
in essa rotolarsi,
come è brutto
sulla durezza dell’asfalto camminare.
Suoni e frastuoni
giorno e notte
nelle orecchie penetrano.
E pazzi per il rumore diventiamo.
Perforatrice, martello pneumatico ed altro
le braccia dell’uomo hanno sostituito.
“E’ bello produrre. Bisogna accelerare la produzione.
Costruiamo macchine più potenti (e rumorose)”.
Ma poi cosa siamo noi,
siamo esseri che abbiamo rifiutato il nostro “IO”
la nostra personalità è nel cassetto da molti anni.
Perché?
Perché siamo tutti intenti a produrre e a consumare.
La nostra vita non ha più spazio
Per l’amore verso gli altri,
per il divertimento,
per il riposo.
E alla fine della giornata
DEPRESSI CI SENTIAMO! |
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CHE COSA 20 Ottobre 1979 |
Che cosa può essere una ragazza?!
Che cosa può essere il suo amore??!!
Si, si, che cosa?
Trovarsi accanto ogni momento
Una persona che
che ti ama, che
ti vuole bene,
che ti sta vicino
nei momenti più tristi,
e dividere con lei quei momenti
belli.
Belli, nel segno dell’amore.
È triste essere sempre
Triste. Si finisce col non credere più in te stesso, e negli
altri.
Si diventa più pessimisti e…
e cosa … |
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COINCIDENZA O NO 19
Settembre 1977 |
Chiesa del Sacro Cuore di Gesù
Entro e non trovo nessuno
Ascolto la Messa
E vedo una ragazza carina.
Finisce la Messa, esco,
lei
esce
io
mi fermo
lei
si ferma
io
la guardo
lei
mi guarda (probabilmente)
io
cammino
lei
cammina
cammina
e le nostre strade si dividono.
Io penso e cammino.
Mi domando e penso:
COINCIDENZA O NO. |
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COME E’
BRUTTO 28 Novembre 1978 |
Come
è brutto
vivere senza amore,
come è triste
girare per le strade
e non avere te,
come ci si sente vuoti
di fronte al silenzio,
come ci si sente annullati
dinanzi all’incomunicabilità,
dinanzi alla distanza immensa
di due cuori.
Perché? Perché deve accadere questo
e perché proprio a me?
L’amore,
si l’amore,
perché bisogna amare l’amore,
quando non si può amare la persona amata,
tutto, si tutto non ha senso,
tutto si svuota,
tutto non vive ed
io compreso nel tutto
quando il tuo amore ha abbandonato
il mio cuore, quando
non è mai venuto.
Amore, amare,
queste parole mi rimbombano
notte e giorno nelle orecchie
e nel cuore.
Ma tu angioletto,
non vuoi scendere a me,
non vuoi far felice,
un ragazzo morto,
morto per te. |
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DESIDERIO 16 Maggio 1979 |
A casa lontano
A scuola e al cinema
Nel silenzio e nel rumore.
Sempre penso a te.
A che cosa penso?
Non lo so.
So solo che vorrei
Stare calmo e con “lei”,
lei del mio e del suo cuore,
restare fino alla fine del mondo.
|
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DOLCE VIVERE 10
Febbraio 1981
|
Vivere che tu non sarai
mai mia,
vivere con la speranza del domani
vivere sperando che tu ti accorgerai di me.
Vivere per l’amore.
O vivere per il “materiale”.
Avere voglia di vivere e
Scocciarsi di vivere.
Accorgersi che non sei quello che vuoi.
Gentile, amorevole,
premuroso,
ma quasi isterico.
A chi dare la colpa?
A te o agli altri?
Se agli altri cosa fare?
Si cosa fare?
Decidersi. |
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D’UN TRATTO 25 Luglio 1979 |
Sembra strano come
da un momento ad un altro
possa cambiare tutto.
La vita, l’atmosfera,
le persone, il pensiero.
Tutto cambia con l’intensità dell’attimo vissuto.
Atmosfera da sogno,
d’un tratto
cruda e statica realtà.
Parentesi incantevole
In un immenso mondo crudele,
si è rotta,
non esiste.
È svanita nel mondo dei ricordi;
così come era
incantevole e mirabile
creatura dell’infinito,
sei andata via,
per la tua strada
il sole riscalda il mio cuore
l’amore riscalda il tuo.
Sono felice. |
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ED E’ SUBITO SERA 25
Luglio 1980
|
Ed è subito
sera.
Il buio della sera si
cala sugli alberi
e con esso un velo di
malinconia mi avvolge.
Penso a te e la luna
appare alta nel cielo
mi guardo intorno
e non vedo te.
Passeggio e guardo le
stelle splendere alte nel
cielo e
penso che in fondo
ti voglio bene e che mi
manchi tanto
in questo sterile campeggio. |
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EHI AMICO 23 Settembre 1978 |
Ehi amico perché mi lasci?
Perché te ne vai?
Non vedi che sono solo?
………………………….
Mi volti la faccia!…
…
Non vuoi parlare!?…
… Non, non te ne andare!
Resta con me.
Resta qua.
…
Ma …, che fai, …
Te ne vai…
No, ma dai non fare così,
chiudi quella porta
e siediti di nuovo
ti prego…
…
Torna indietro!
Non lasciarmi solo…
… ehi Amico ascoltami…
…
No! No! Perché?! |
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FELICE 06 Agosto 1980 |
Son felice
Eppur mi sento triste,
perché ho paura
che la felicità
possa diventare
un granello di sabbia nelle mie mani.
Sono felice però
mi domando
Perché sono felice.
Sono felice e
la pelle si fa fredda,
ma dentro il cuore
straripa di gioia.
Io non so se
amo, non so
perché vivo,
non voglio sapere perché non sono triste.
Sono felice e vivo. |
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IL DONO 07 Giugno 1979 |
Un uomo solo
con un portalampada in mano.
In una grande città
senza luci,
senza gente.
Palazzi e
È
poi palazzi, sempre
Palazzi vuoti.
Cerca una lampada.
Non vi è.
Non la trova.
Cerca una lampada da coprire
da proteggere,
non la trova.
Tutti sono scappati
Alla sua vista.
Un uomo con un portalampada in mano.
Cerca,
ma non trova.
Trova
ma solitudine, freddezza.
Le lampade sono spente
La strada è lunga e
Solitaria.
Solo cammina
cerca
con il suo portalampada in mano,
lo tiene stretto non vuole perderlo,
è prezioso.
Non è un portalampada
Ma lo è.
Cerca ma non trova.
Custodisce con gelosia il suo tesoro.
Vuole regalarlo.
Ma nessuno ha incontrato
per l’oscura e solinga strada buia.
Lunga è la strada e stretta.
Non ci si trova.
Pressato contro i muri
difende il suo tesoro
per paura.
I muri si stringono su di lui
senza farlo respirare.
ma il suo regalo
giungerà a destinazione,
oggi,
forse domani
o forse chi lo sa …
… arriverà. |
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IL GIORNO DEL
TUO COMPLEANNO 21 Marzo 1980 |
Cara
Margherita,
oggi è la tua festa.
Oggi per te è il giorno più bello
della tua vita
e anche per noi, che siamo tuoi e
tu che sei nostra amica.
Noi ti auguriamo non
Cento anni di vita
ma tanta felicità che
tu dovrai dire: “Basta.”.
non servono parole per esprimere quello che
sentiamo per te, ma
ti possa bastare questo nostro piccolo ma umile dono
fatto col cuore e dal cuore.
E tu un giorno, un
Giorno che sarà lontanissimo
Potrai dire ai tuoi nipoti:
“Ecco, questi erano i miei vecchi amici.”.
illustrando una foto dove ci siamo noi tutti
noi che ti vogliamo bene.
E, non dimenticare che
su noi puoi contare
come puoi contare su te stessa. |
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IL PIACERE DI AMARE 06
Maggio 1979 |
Il piacere
di amare.
Amare e amare ancora.
Per sempre.
Essere amato.
Sapere che vi è qualcuno
Che ti aspetta.
Sapere che non sono inutili
E vani gli sforzi che facciamo.
Sapere che sono rivolti a lei.
A colei che ami,
ti riempie il cuore di felicità,
di gioia, di voglia di vivere.
Capire che senza di le
Non potresti fare più un passo;
se non verso la morte,
ti rinsavisce
ti ringiovanisce.
Amare, amore e
Ancora amare, per sempre. |
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IL SAPORE DELLA VITA
06 Novembre 1980 |
Il sapore di
una vita mai vissuta.
Il sogno di un amore mai amato.
La realtà della vita vissuta.
Desiderio di vita migliore,
di una passeggiata con la tua ragazza.
Sapere che qualcuno ti pensa,
sapere che sei importante per qualcuno, ma
la vita queste cose te le fa sognare
è infamia, è amarezze.
Beati e fortunati coloro
che hanno degli sprazzi di felicità,
di dolcezza,
amore,
delicatezza,
perché coloro saranno
felici e più forti
di affrontare
le amarezze della vita.
Ma tu,
tu cosa fai
mio caro amico
resti il solo senza poter
dire una parola
senza poter mai amare qualcuno,
eppure tu hai qualcosa da dare a qualcuno,
hai amore, hai affetto,
e tanta VOGLIA DI VIVERE
UNA VITA FATTA DI BUONE AZIONI
di parole delicate
sussurrate sul velluto del cuore
e su un alito di vento
portate al più lontano e sfortunato dei tuoi fratelli.
Forse il Signore
Ha conservato anche
Per te fratello sfortunato
Un angolo di felicità,
ma forse non lo meritiamo ancora, forse ci
è vicino e
non riusciamo a vederlo.
Perché siamo ciechi alla felicità.
IMMATURI. |
|
INCAPACITA' 07 Maggio 1977 |
Tu ridi
tu canti
tu giochi
io piango
io soffro
io son diventato brutale
io penso.
Tu ed io però
Abbiamo qualcosa in comune
abbiamo l’incapacità,
l’incapacità di resistere,
siamo vittime,
vittime di chi è più forte di noi,
noi siamo trascinabili
dalla corrente dei sentimenti,
andiamo avanti alla cieca,
senza guardare in faccia a nessuno. |
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INCERTEZZA 17 Aprile 1980 |
Movimenti
incerti;
notti inquieti.
Giornate pensanti,
pensanti a te, a te, che
passo passo hai
fatto
breccia nel mio cuore,
ma, …
questa vorrebbe essere una
dichiarazione.
Incertezza di amare veramente,
indecisione di dire: “Amore”.
Tempo perso. Amore e non amorfe.
Decidere e non agire.
Rimproverarsi al fin
di non agire con
sentimento. |
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INCOMPRENSIONE 06
Settembre 1980 |
La tua voce
è come un fiore,
il tuo stile come una farfalla,
il tuo viso è dolce come un angelo,
i tuoi occhi sono perle dei Caraibi,
il tuo amore è come una foglia
che cade e si posa sul mio cuore.
Ma, ahimè, qualcosa ci respinge
qualcosa ci dice no.
Che cosa, mi domando.
E risposta io non trovo. |
|
LA
TIMIDEZZA 01
Agosto 1976
|
Che
cos’è la timidezza?
E’ un ostacolo nella vita.
Un ostacolo insuperabile
per chi è colpito da questa malattia,
se così si può chiamare.
La timidezza è un ostacolo che impedisce
la piena realizzazione di un uomo, non essendo
la sua posizione, molto favorevole nei rapporti con gli altri.
Essa rende tristi e noiosi i giorni, affievolisce la voglia di
combattere
contro questa malattia e per cercare di superarla.
Spesso questi ragazzi o uomini sono circondati
Da persone non facili a definirsi, che non sono capaci
Di aiutare queste persone piene di speranza.
La persona colpita spesso è portata ad esaminare
Gli altri ambienti che lo circondano,
in cui i ragazzi non hanno di questi problemi, e
anche se li avessero non sarebbe un grosso problema,
perché sarebbero aiutati da chi gli sta vicino.
Quindi la cosa principale che ci vuole
Per una persona timida è l’ambiente che lo circonda,
poi un’altra cosa che deve fare la persona è quella
di convincersi di non essere timida;
in questo modo non si viene a creare quello stato di inferiorità verso
gli altri.
Riferendoci a ciò che è su scritto dirò una cosa: “Prendiamo in
esame un ragazzo timido: egli dovrebbe stare con ragazzi e ragazze molto
spinte, osservare il loro comportamento e cercare di imitarlo, a modo
proprio”, cercare di eliminare il lato critico della timidezza: “La
paura di essere criticato appena apre la bocca o appena si muove”.
Dovrebbe stare in compagnia di persone che gli facciano vedere cosa deve
fare un ragazzo di 14-15 anni.
Al di sopra di tutto questo credo che la cosa più importante sia quella
di colloquiare quanto più apertamente possibile con i genitori e
cercare di farsi aiutare maggiormente da loro perché i veri e anche gli
unici amici della vita sono i nostri genitori.
Un’altra cosa importante è quella di non chiudersi in se e quindi
restare sempre appartato in un angolo, perché per superare questo
ostacolo bisogna affrontare la realtà e cercare di superarla così
com’è, secondo il proprio modo di pensare.
L’importanza dell’aperto colloquio con gli altri è fondamentale,
perché chiudendosi in se uno non riesce a collezionare esperienze, che
sono la base del superamento di un ostacolo.
Un ragazzo di 14-15 anni dovrebbe conoscere molte ma poca gente e
trovare in quel poco, molta soddisfazione, confidandosi con qualcuno,
cercando di risolvere i problemi insieme ad un sincero amico, perché
dice il proverbio: “L’unione fa la forza”. |
|
LA VITA 29 Dicembre
1976 |
Che cos’è la vita?
Perché
noi tutti viviamo?
Qual
è la nostra meta?
Questi
sono interrogativi che mi sono posto in momenti particolari della mia piccola
vita.
Erano
momenti che delineavano un netto insuccesso, momenti che dovevano essere
superati con l’aiuto di colui che più sinceramente ti circondava.
Ma
purtroppo ho dovuto armarmi di una forte volontà e fare un grande sforzo per
poter superare quei momenti, ed oggi mi trovo finalmente a raccontare che
cos’è la vita, secondo me.
La
vita è un dono che ci è stato dato dai nostri genitori, e bisogna possederlo
con grande egoismo e difenderlo con tutte le proprie forze, orgogliosamente,
perché è un dono meraviglioso.
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LE SERATE NULLE 13 Giugno
1978 |
Le serate si sciolgono
senza far nulla, ed io Rosaria
la sera mi sento triste
quando ritorno a casa
e trovo
la famiglia in allegria.
Ogni sera spero che tu scenda
ma molte volte non ti vedo comparire
sull’orizzonte dell’amore;
e così me ne ritorno
triste e solo a casa
senza averti vista.
Quando ti vedo
Vorrei parlarti,
dirti che ti amo
ma non ho il coraggio
perché penso che tu potresti rispondermi di no,
ed io ne resterei molto male,
perché ti amo Rosaria,
più d’ogni altra cosa.
Tu forse non lo sai ma ti ho amata
dal primo giorno che ti ho vista,
non è una sciocchezza
ma è la pura e santa verità.
Tu mi fai impazzire,
tu mi fai morire
tu non mi fai dormire.
Passerei giornate intere
Insieme a te
Senza mai stancarmi
Sono cotto di te
Rosaria. |
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LIBERA GIOIA 25 Ottobre
1979 |
Vola uccellino e
e rimbalza da un ramo
all’altro con destrezza e
abilità.
Felice tu sei perché la libertà
Hai nelle ali.
Va; vola, va lontano
Nel più alto dei cieli
Va, e sfida il vento,
il sole,
e adagiati sulle onde del vento
che ti portano lontano.
E, … osserva e a colta il vento
Che trasporta i lamenti di tanti
Fratelli piangenti, perché
prigionieri degli eventi.
Va, raggiungi le cime
più alte degli alberi più alti
e guarda da lontano
noi tutti che
guardiamo in alto,
ed i nostri cuori con le ali alzate
corrono verso di te.
Descrivi cerchi di gioia e di amore
e canta la bellezza della natura
libera,
libera, come la pianta che
tende i suoi rami al sole per
abbracciarlo e ringraziarlo
di averle dato la vita. |
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LIBERTA’
DELLE COMUNICAZIONI 09 Marzo 1977 |
Libertà e comunicazioni
due parole
che abbracciano due immensi concetti.
Libertà è sinonimo di purezza e sincerità,
libertà è espressione esteriore
dei sentimenti più nascosti.
Libertà è coscienza
Nell’agire, nel parlare e nel muoversi.
Libertà è personalità.
Libertà delle comunicazioni
è segno di benevolezza e di comprensione,
è soddisfazione
dell’animo, del corpo e della mente.
Libertà è benessere.
Comunicazione
È espressione popolare o singolare;
espressione libera della propria personalità. |
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MARGHERITA 10 Novembre 1976 |
Margherita,
come i petali bianchi di un fiore
che emana amore e gentilezza,
come l’esile ma forte stelo
che è capace di sostenere mille,
e più, tempeste.
Tempeste scatenate
con un uragano di trasferibili
e sinceri sentimenti
che paragonati alle tue fisionomie sono una nullità.
Un fiore quasi inerme
che ha bisogno di protezione,
un fiore quasi racchiuso
in un guscio di tenerezza e gentilezza,
ma allo stesso tempo coraggioso e temerario
tale da essere paragonato ad una quercia
alta e robusta
che però esprime piccolezza.
Quel piccolo che è molto simpatico e grazioso
Quasi paragonabile ad una angelica figura.
Infinite margherite si dondolano sotto il sole,
sembrano tutte uguali
in un guscio di tenerezza e gentilezza,
ma allo stesso tempo coraggioso e temerario
tale da essere paragonato ad una quercia
alta e robusta
che però esprime piccolezza.
Quel piccolo che è molto simpatico e grazioso
Quasi paragonabile ad una angelica figura.
Infinite margherite si dondolano sotto il sole,
sembrano tutte uguali,
ma una sola ha caratteristiche inestimabili
degne di essere osservate con occhio attento e vigile,
ma del resto
non sfuggirebbe nessun particolare,
perché i pregi,
la bellezza e la grazia
si notano tra centomila margherite. |
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MONOTONIA 30 Ottobre 1979 |
Si persegue uno scopo
come si fa per una pista di un indagine,
ma quale è lo scopo della nostra vita.
Dove siamo diretti.
E poi… e poi perché è così diritta
la linea della vita monotona e inutile.
Delle giornate vuote non resta il ricordo
ma è realtà
giorno per giorno niente si fa.
La mattina del giorno di ieri
la mattina del giorno di domani
con quella di oggi
e pur sempre son le stesse.
Mai che punte alte coronano
quelle basse di una giornata
passata in modo gioviale ed indaffarato.
Niente e poi niente
ma la vita che cosa ci riserva
nel futuro
se nel passato è così?
Cosa?
Un angolo di felicità che si dissolve
Sulle ali del vento
E corre lontano.
E con la mano tesa verso
l’infinito vogliamo trattenere
l’ultimo granello che
vuole scappare, andar via. |
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No 23 Marzo 1977 |
L’atmosfera è buia e calda
In una fredda sera d’inverno.
Io ti sto vicino,
trascinato dal dolce suono del disco
che gira sul piatto.
I tuoi capelli accarezzano
Il mio volto,
mi fanno sussultare.
Il mio amore cresce…
… Ecco…
… Le mie labbra…
… ma cosa fanno…
… parlano, sussurrano,
… si, ecco sussurrano dolci parole…
Il tuo orecchio
ascolta quelle parole.
Il mio cuore si rallegra…
… ma… cosa succede…
si rattrista…,
si, si rattrista,
le mie orecchie
hanno udito qualcosa,
qualcosa che non avrei mai
voluto sentire,
hanno udito: “No!”. |
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NON DIRMI DI NO 04 Giugno
1978 |
Il muro che
ci separava, amore,
sembrava
fosse stato abbattuto,
ma stamattina ti ho vista un po’ nervosa.
Cosa ti è capitato?
Volevo chiedertelo,
ma,
per paura di farti turbare ancora di più
non te l’ho domandato.
Anch’io stavo nervoso stamattina,
perché tu eri nervosa,
avrei preferito
stare con te anche stamattina,
ma non anche con gli altri,
solo col tuo bellissimo modo di fare,
col tuo incantevole visino,
che quando mi guarda si rattrista.
La notte mi accompagni
nel mio agitato sonno,
agitato perché penso a te.
Per quattro notti non ho dormito,
caro uccellino,
perché il tuo dolce cinguettio mi
risuonava lieve nelle orecchie,
tutte le ore, tutti i minuti,
tutte le volte che guardo qualcuno
vedo te, non dirmi di no,
poni termine a questo eterno calvario,
la mia vita dipende da te,
la mia vita è nelle tue mani, non dirmi di no,
il mio cuore si spezzerà
ed io morirò,
smetterò di sognare,
amare.
Sei per me, amore,
quello che è la mano di Dio per il fedele.
Non dirmi di no.
Tutto quello che faccio,
lo faccio per te,
lo faccio perché ci sei tu,
non deludermi;
se tu non vieni
io non ho ragione di camminare. |
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NON DIR DI NO 23 Gennaio
1980 |
Non dir di no
senza prima aver ascoltato.
Non dir di no
all’amicizia che bussa,
non dir di no,
a colui che forse
porta qualcosa
di buono.
Non dir di no
Alla felicità che
ti si avvicina.
Dì di si alla solitudine che
si allontana
e
non credere
di aver liquidato
con un semplice consiglio
un amico
nascosto e che tu conosci.
Conosci per poi giudicare.
E non giudicare se prima
non ti sei giudicata.
Accetta amicizia
Pura, semplice
E sincera e non pensare
a chi sa!
Tutti ascoltano
La voce del cuore
Ma non tutti
La sanno ascoltare.
Poni orecchio alle
tue parole ed
ascolta quello che ti dicono.
Non lasciarti ingannare
Da parole dette forse
senza alcun significato.
Lasciati andare che
la felicità e
il mondo intero
saranno tuoi. |
|
NULLITA’ 08 Aprile 1977 |
La
mia vita è un vuoto,
la mia vita è un continuo vagare
nell’oscurità e nella tristezza.
Ma ora, la mia vita non ha più scopo
senza la speranza
che un giorno tu
possa essere mia.
La mia vita ed io stesso siamo diventati una nullità,
in questa umida e fredda sera di aprile.
Il mio cuore, arde per te,
la mia mente, pensa a te,
ma tu pensi ad un altro.
Un altro che è lontano
Mentre io ti sto vicino
E potrei darti qualcosa in più
Dell’amore per corrispondenza.
Ma perché sto qui ad illudermi,
tu non mi hai mai pensato,
non mi stai pensando
e non mi penserai mai,
perciò basta con questi pensieri.
Certo io vorrei qualcuno col quale parlare
Qualcuno che sia diverso
Dai soliti amici
Che mi circondano,
vorrei possederti e difenderti
con tutte le mie forze,
ma tu mi scappi,
mi sfuggi,
mi eviti,
ma perché.
Forse sono tanto brutto e antipatico
da non meritare nemmeno un tuo sguardo.
Ecco,
da questo puoi capire,
se non ancora l’hai capito,
come era ed è il mio sentimento per te
e capirai anche
com’è difficile rassegnarsi,
com’è difficile dimenticare. |
|
O DUBBIO 07 Novembre 1978 |
O dubbio
atroce che
Mi tormenti
Perché non lasci la mia mente
Perché farmi angosciare.
Essere o non essere.
È vero
o non è vero.
Si o no.
Gli opposti delle questioni umane.
Nessuno
è riuscito
A dire solo si o solo no.
Nessuno è convinto di esistere
Nella sua pienezza.
Tutti esistono e non esistono.
Sanno e non sanno,
ma nessuno sa di non sapere, perché è impossibile
conoscere quello che gli altri sanno e che tu non sai.
La vita e la morte
come i due estremi della
esistenza quotidiana
i due problemi che l’uomo tenta di risolvere;
i due enigma che tenta di penetrare
ma non sa che vuole penetrare
quello che lui stesso ha creato.
Inutile discutere
della falsità
inutile dimenarsi tra due opposti
tanto alla fine sempre si
arriva
al condizionamento
che è ed è pur sempre stato un dubbio. |
|
PER TE 20 Marzo 1981 |
Per te
che sulle ali di una farfalla
corri gli anni della tua vita
abbi fiducia in te stessa
che raggiungerai
cullata dal vento
ciò che saranno i tuoi desideri
più reconditi. |
|
PERDONO 17 Febbraio 1979 |
A te mia
cara amica.
A te che compi 18 anni,
sii felice,
sapendo che ci sono tanti
amici.
Sorridi in questo giorno
Alla tua vita,
e di più
per tutto ciò che tu fai
sorridi,
e perdona chi del male ti fa. |
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PIANGERE 30 Ottobre 1979 |
Piangere, si
A cosa serve piangere,
quando ti accorgi che sei un
uomo finito.
Non puoi aver nient’altro dalla vita.
Arrenditi, ormai sei irrecuperabile.
Oh come vorrei scoppiare, piangere,
ma si, morire, piangere, ma
forse è meglio, si morire, ma
il Signore vuole castigarmi
ancora, ma perché?
Perché? Perché Signore?
Oh, una fitta al cuore
È la vita che mi abbandona,
ma tu Signore
almeno tu non lasciarmi. |
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PIAZZA MENTE 14 Gennaio
1978 |
La mia mente è come una piazza
le mie idee sono come automobili
che vanno e vengono dalla piazza.
In un certo ordine dovrebbero andare
ma uno scontro è capitato
e morti e feriti vi son stati,
confusione è nata,
nella piazza affollata.
Gente che corre,
gente che si lamenta,
ambulanze che fischiano,
ma la confusione è troppa,
ed i feriti languiscono a terra.
Soccorsi a quello,
soccorsi a quell’altro,
ma un altro incidente accade.
Un’altra macchina
morti ha provocato
una famiglia è stata distrutta
da due macchine pazze.
Il caos si addossa al caos,
e le persone alle persone,
e nulla si capisce nella piazza.
Tutti qualcosa vogliono fare,
sembra un formicaio,
ma dall’alto una voce dice:
fermi tutti,
toglietevi dai piedi,
calma,
poche di persone bastano,
il resto a casa tornasse,
che a ciò ci penso io.
Era la mente che parlava,
la mente di una persona,
la mia mente. |
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PRENDERE CORAGGIO 31
Gennaio 1980 |
Prendere
coraggio dalla vita,
da chi, da che cosa, perché
per chi?
Da tutto e da niente,
niente per gli altri e tutto per te.
Ma tu cosa fai per te
e per gli altri?
Qui, prendere coraggio
da te stesso, dalle tue azioni
non dagli altri.
E per chi?
Per te,
non certo per gli altri
ma per te che soffri
le pene che tu sai.
E che tue rimarranno.
Andare avanti.
Andare avanti con te stesso.
No, non è solitudine
ma amore per se stesso
e per quello che fai.
Solo nelle tue azioni.
Un mondo tuo con
una vita tua e niente estranei.
Vivi tu e lascia vivere
gli altri. |
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PRIME NOTTI
D’INVERNO 08
ottobre 1980
|
Ulula il vento
le prime notti d’inverno
le prime serate di pioggia
passate sotto ad un portone
a ripararsi.
Il vento forte spazza via
tutto, ma porta via con se
tanti ricordi, tristi
di serate passate sotto ad un balcone
dentro un portone per ripararsi,
passate in solitudine.
Tristi ricordi e voglio vivere,
desiderio di urlare a tutti e a tutto
che vivo e sono felice,
sulla cresta di un onda
la mia fantasia grida
agli abitanti del mare
che vivo e sono felice.
Vivo la mia vita. |
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QUANDO…… 14 Aprile 1978 |
Quando
le tue parole
mi giungono, così dolcemente,
alle mie orecchie;
quando mi stringi la mano,
in segno di saluto,
quando tu abbassi gli occhi,
per pensare su quello che ti dico;
quando tu ti apparti,
per pensare a te;
quando tu sei nervosa, amore,
io ti prenderei in braccio
e ti porterei trionfante
per tutto il mondo
gridando che
tu sei già mia prima di essere mia. |
|
QUESTO E’ IL
PROBLEMA 08 Marzo 1978 |
Amare ed essere amato!
Questo è il problema!
Quando si ama
e non si è amati
è come studiare e non capire niente.
Amare,
si, amare.
Ma si può amare anche una donna ideale.
Una donna che non esiste.
Esiste o non esiste?
Questo è il problema.
……………………….
Esiste, si
esiste.
Ma dov’è?
E chi lo sa!
Forse vicino o forse lontano.
Non si sa. |
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RICORDI 18 Aprile 1981 |
Eppure tutte
le tensioni,
le apprensioni del passato,
non restano che un
semplice ricordo.
Tanti momenti ansiosi,
tanti attimi intensi,
nell’attesa
sfumano e
si spengono piano
piano,
come la luce di una candela
che chiude gli occhi
al mondo aspettando
qualche persona
che le riaccende il
suo cuore, qualcuno
che gli dia calore.
Ricordi,
momenti lontani che ricorrono
nei giorni tristi
e melanconici.
Tutto finisce,
tutto svanisce, tutto si dissolve
e nel tempo perde la sua lucentezza.
Ma,
l’intensità degli attimi vissuti
ti riporta alla mente
quegli sprazi di tempo e di vita
che non avresti voluto
mai dimenticare,
ma che il tempo cancella
ma non definitivamente. |
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RISCOPRIRSI 17 Dicembre
1980 |
La tua voce riecheggia lontana
E lontani sono i nostri cuori.
A te, a te che
Sarai sul monte
a valle,
o su un vascello fantasma che
sparisce nella nebbia
cupa e maligna,
maligna perché ci separa,
ci tiene lontani,
e ci lascia sempre soli.
Ma, non disperiamo
Forse verrà il vento
Amico che porterà con se
La nebbia e noi così
Potremo guardarci senza interruzione,
stendere le mani per prenderci,
per amarci.
Accarezzarci,
accarezzare il tuo dolce viso,
guardarti negli occhi
e fissarti senza mai stancarmi.
Guardarti come si guarda la cosa più
Bella del mondo
E con un filo d’argento prendere la tua mano
E portarti con me.
Vivere insieme, essere un’anima.
Essere due persone che vivono
l’uno per l’altra e scoprirsi
ogni giorno sempre più innamorati,
sempre più bello correre per i prati
saltare sui ruscelli e tenersi
per mano,
fermarsi e guardarsi negli occhi
e vedere in essi
una luce, una gioia
di vita e sapere che quando ci si lascerà
il cuore starà lì lì per spezzarsi,
ma la forza del nostro amore
si infiltrerà nelle ferite del nostro cuore
e le carezzerà dolcemente
e le chiuderà.
E l’indomani ritrovarsi ancora e
sapere che è
sempre la prima volta. |
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ROSARIA 13 Giugno 1978 |
Che bel nome Rosaria
Lo pronuncerei per tutta la vita
Per tutte le strade del mondo
E non mi stancherei mai
Andrei anche da Dio
Per dirGli che ti amo
Pronunciando il tuo nome sillaba per sillaba
Rosaria!!…!!
Rosaria … è uguale a Rosa
Rosa … è uguale ad amore
Amore Rosaria,
ed io sono nell’amore
perché ti amo,
ti amo,
ti amo,
amore.
Fiorellino piantato
Nel giardino dell’amore
Ti ho colto
E ti ho adagiato nel più bel vaso che posseggo:
“il cuore”
e ti terrò sempre con me
anche quando il Signore mi chiamerà.
Ti annaffierò tutti i giorni
Col nettare dell’amore.
Ti guarderò tutti i momenti
Con gli occhi del cuore
Perché sei bella
Perché sei l’albero della salvezza
Che porta a Dio
Ed io voglio percorrere tutto
Millimetro per millimetro.
Tu sei come l’angelo del mio cuore
E lo hai portato via con te
Chi sa dove
E per farne cosa…! |
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SAREBBE BELLO SE… 08 Dicembre 1977 |
Sarebbe bello stringerti tra le
braccia
e tenerti stretta.
Sussurrandoti dolci parole,
parole d’amore,
parole che
hanno fatto un piccolo cammino
prima di arrivare alle tue orecchie
attraverso le quali passano al cervello e poi
si infrangono sulla sofficità del tuo cuore,
quel cuore che collega con il mio
che emana messaggi d’amore da te recepiti.
Tu
mi risponderai con semplici parole d’amore che
faranno sempre il solito cammino.
Poi io ti stringo ancora tra le braccia
Quasi ti stritolo,
tu mi stringi ancora,
ormai i nostri corpi sono diventati tutt’uno
e si abbandonano in un lungo abbraccio,
i nostri corpi iniziano ad eccitarsi,
i nostri indumenti cadono a terra,
anche noi ci adagiamo al suolo
e poi …………
ma tutto questo è un sogno
io ho dedicato questo brano o poesia
a “te”,
ma chi sei?
Sei una ragazza carina?
Si, sei carina,
ma inesistente,
o forse esisti?
Si, esisti,
ma nella mia mente,
in realtà sei ancora lontana,
irraggiungibile.
“Chi sa quando ti raggiungerò e
ti potrò toccare”. |
|
SENZA VOLTO 28 Maggio 1979 |
Senza volto
Mi guardano.
Con un falso sorriso si adornano
mi sfiorano, mi sfuggono,
mi sorpassano,
facce piene di ricordi,
gai e tristi vengono.
Tanto spero che qualcuno di ricordi
Ma…
Pochi ed assenti amici mi parlano.
Sembra inutile
Eppure è vero.
È caduto ogni valore morale,
non esiste anche se in minima parte
quel senso di carità e di benevolezza umana,
freddi come il ghiaccio,
lisci come l’olio,
sfuggiamo e a tutti scappiamo.
Senza guardare indietro, su e giù,
e non ci stanchiamo mai.
Non ci fermiamo mai
Su noi.
Guardandoci
Osservandoci
Guardando, osservando.
Senz’anima
senza volto
senza cuore
senza sensibilità.
Pietre, ghiaccio
E olio.
I simboli dell’uomo moderno.
Amore comprensione
I simboli di un uomo non tanto antico.
Affaccendati, indaffarati non
abbiamo il tempo di
parlare un po’ con noi stessi. |
|
SOGNO D’ESTATE 30
Ottobre 1979 |
Il sogno di
una villeggiatura,
il ricordo di un’estate passata
in allegria.
La nostalgia di giorni felici
La lontananza dei ricordi.
Tutto, ma tutto cosa?
La felicità, l’amore,
il ricordo di un amore durato poco,
di un amore finito nel niente.
E poi?!…
E poi il nulla.
Ma resta sempre il ricordo di quell’istante.
Una parola di conforto ad un amico,
un aiuto da un amica.
Una simpatia per una ragazza.
Una simpatia per un ragazzo.
Il sapore di un’estate lunga e pur si breve.
il mare il sole gli amici ed
il sapore di un’estate
tutto rende la vita scialba e triste.
Monotona. |
|
SOLO UN ISTANTE 18 Aprile
1979
|
Come uno squarcio di luce tenebrosa
sei entrata a distruggere la mia
solitaria e raminga vita
e tu
Tina.
Perché l’hai fatto?
Sembrava tutto roseo
eppure un neo aveva quella rosa dell’amore
amore che non vi era
Amore che vi era ma…,
ma che se ne andato.
Sembrava non finisse mai
eppure avevo paura che quel mondo
era tutto un sogno.
E tale si è rivelato.
Come il giorno e la notte che muoiono,
anche, si, anche il nostro amore
è durato poco.
Solo un istante.
un istante nero e brutto, ma,
ma bello.
Eppure, eppure avevo paura,
di perdere quello che improvvisamente
avevo avuto.
Amavo ed ero felice,
in quel istante d’amore.
Il cielo, le stelle, la luna, il mare,
tutti erano felici
insieme a me che ti ero vicino,
insieme a noi che
per un momento
ci siamo voluti bene, Amati.
Ma un altro, come una spada
Ha rotto quello squarcio
Le tenebre sono ritornate
Più buie di prima, ed
È poi, tutto finito. |
|
SPERA O UOMO 22 Dicembre
1977 |
Spera o uomo che
un giorno sarai soddisfatto
nei tuoi pensieri e nei tuoi desideri.
Spera o uomo che un domani sarai felice.
Spera o uomo che
nel domani qualcuno
ti ami.
Spera o uomo e non stancarti mai
di soffrire perché
in un futuro potrai vivere la tua vita.
Oggi, ti senti triste uomo
perché la tua donna ti ha lasciato
ma non pensarci e spera.
Spera o uomo che
come la felicità anche la tristezza
duri un attimo.
Spera o uomo e non stancarti mai
di pensare, di soffrire.
Oggi uomo tu versi lacrime di tristezza,
ma un domani
potrai sorridere. |
|
SPERANZA 06 Novembre 1980 |
Tu che
desideri amare,
eppure devi aspettare,
tu che vuoi bene già
prima di voler bene,
devi aspettare.
Ma chi devi aspettare?
Chi?
Eppure Colui che tutto e tanto vede
non può restare indifferente al
grido sofferente di tanti fratelli
che elevano il loro pianto continuo
con la speranza che siano ascoltati,
ma purtroppo vengono delusi e disillusi.
Ma no, non è possibile che Colui che
tanto amore predicò
lasci morire e marcire nell’odio
il cuore di tanti suoi amici. |
|
STASERA 16 Agosto 1978 |
Stasera
L’atmosfera della mia cameretta
Mi sembra opprimente.
Sembra che i muri mi cadano addosso
piano piano,
lentamente.
Sembra che l’aria
mi manchi,
il suono della radiolina
a modulazione di frequenza
echeggia nella stanza buia
un po’ malinconico.
E tutto mi fa pensare
Che sono solo. |
|
TI 17 Gennaio 1979 |
Ti cerco, ti
vedo e ti cerco.
Ti vedo, ti parlo e ti perdo.
Ti trovo, ti guardo e mi sfuggi
e mi perdo.
Ti amo, ti
odio e ti desidero.
Ti seguo, ti aspetto e muoio.
Un albero, un prato
ti vedo e mi sfuggi.
Un albero,
un prato,
ti appoggi, ti distendi,
ti disperdi, ti confondi,
scappi. |
|
TI ASPETTERO’ 04 Marzo
1979 |
Mi sembra che i muri mi si stringono intorno
ed il buio tetro ha sostituito
la voglia di vivere, di lottare.
Penso a te. Amore.
E nel tuo dolce ricordo
sprofondo ancora di più nelle profondità più profonde
della vita oscura
senza significato.
I miei 18 anni,
si i miei diciotto anni,
questo brandello di vita
vissuto in solitudine.
Guardavo per ore ed ore
Dai vetri della “finestra”…
… della vita…, quasi se aspettassi qualcuno,
quasi se un giorno dovesse accadere qualcosa, …
… qualcosa, si forse qualcosa…
Guardavo fuori con la speranza che qualcuno,
“tu”, venisse a bussare alla mia porta.
Ma ……………………
Ti aspetto ancora,
ti aspetterò,
per sempre, amore.
Non dimenticartelo. |
|
TI VOGLIO BENE 17 Maggio
1981 |
Oh,
Margherita,
ti voglio bene.
Il tuo volto mi accompagna
ovunque,
rende liete
le ore più tristi,
le ore più brutte.
Non ho parole
per dirti cosa per te
farei,
ti vorrò un bene
così grande da non
poterlo contenere
nel più grande
dei palloni.
Sei troppo bella, ed io,
non faccio che volerti bene.
Il mio ardore mi porterebbe
ad abbracciarti, stringerti,
ed amarti,
proteggerti e
vivere insieme la vita
fare tutto insieme e
vivere insieme. |
|
TRA ME E TE VI E’
L’OCEANO 10 Aprile 1978 |
La serata è fredda
tu stai vicino al balcone
affacciata e assorta nei tuoi pensieri
io ti sto vicino
che ti guardo.
Sembrano chilometri
Quei pochi metri che ci separano,
io avanzo un piede,
poi un altro,
poi ancora un altro,
e così via.
Mi sembra di aver percorso
Chi sa quanti chilometri
Ma sono appena pochi passi.
Ecco che ora ti sto vicino.
Ecco che ora le mie labbra si aprono per
far uscire
dei suoni: la mia voce.
La voce del mio cuore.
Ecco ora tu mi rispondi.
Io apro di nuovo le labbra,
ma stavolta esce una voce più
forte della mia,
la voce di un altro amico.
Ed è stato distrutto quello
che ancora doveva cominciare. |
|
TRA TE E ME VI E’
SOLTANTO UN ALTO E ROBUSTO MURO
06
Maggio 1978
|
È fresca l’aria che
Ti circonda,
sono liberi i tuoi pensieri
e libero è il tuo cuore.
Libero è anche il balcone,
ma la tua presenza lo riempie.
Un guscio quasi impenetrabile
Si è formato intorno a te,
e tu ti ci trovi bene.
Ma…., qualcuno,
qualcuno che ti ama,
da lontano ti osserva, il suo cuore cerca di penetrare
quel duro e amorevole guscio.
Ecco che anche il corpo
Sta per raggiungere il cuore,
e passo dopo passo
la distanza si è ridotta
e alla presenza di quel muro
quel qualcuno vi si trova.
Ma il guscio ecco che si rompe
Colpito dall’amore di quell’essere.
Ma un altro guscio si è formato;
stavolta
intorno al tuo cuore, e
stavolta è veramente impenetrabile.
Una voce, una robusta voce rompe
il nostro silenzio e
tutto svanisce. |
|
TU SEI LONTANA 07 Agosto
1980 |
Il mio pensiero
corre a te
e tu che stai lontano
non so.
Mi piacerebbe
in questo momento
averti vicino,
guardarti,
accarezzarti.
La luna, le stelle,
e gli alberi
mi fanno compagnia e
tutto è calmo.
Non una foglia si muove. |
|
TUTTO E’ FINITO 05
Giugno 1977 |
Perché
tutto è finito,
perché te ne sei andata.
Ora mi sembra di essere disorientato
intontito,
non capisco più niente,
non ho più niente a cui pensare,
non ho più una meta da raggiungere,
sono finito.
Prima mi sentivo bene,
mi sentivo grande,
ora invece mi sento ridicolo,
senza te.
Ma come sto parlando,
sembra che tu sei stata mia,
ma questo non è mai avvenuto.
Non è avvenuto materialmente,
ma nei miei pensieri tu
sei stata mia.
Ma cosa sto dicendo,
come sono ridicolo,
non so cosa dire,
ma io voglio dire qualcosa, perché
così senza dire niente non posso stare,
mi serve qualcuno da amare,
qualcuno con cui parlare
ma non delle solite cose,
di cose diverse dal solito.
Ecco si, dire parole dolci,
parole d’amore,
parole che esaltano la tua bellezza
accompagnate dal suono di qualche disco
che gira sul piatto di uno stereo,
mi rendo perfettamente conto che
questo non può avvenire con TE. |
|
UNA RAGAZZA,
UN RAGAZZO E L’AMORE 14 Gennaio 1978 |
Io
non capisco a volte che succede,
questi fatti se ne vedono e se ne contano a migliaia.
Una ragazza, un ragazzo e l’amore,
sembra proprio la Santa Trinità
Padre figlio e spirito santo
L’una ama
l'altro ama, ma quasi
e l’amore che
col suo dolce velo avvolge i cuori di questi due ragazzi
ha riempito la loro vita.
Ma
a infrangere ciò i pregiudizi vi sono
che tengon lontani i due cuori amanti.
Due le forze contrastanti sono
l’un l’amore che ad avvicinarli tende
e l’altro i pregiudizi che
lontano tengon i due amanti.
Pregiudizi, si, perché sono loro la causa di tanta
incomprensione
incomprensione che fa odiare anziché amare.
Si, sono proprio loro. |
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VIVERE 25 Ottobre 1979 |
Piango, si
piango,
perché sono triste
perché sono solo con i miei pensieri;
perché voglio vivere la mia vita
a modo mio
senza privazioni.
Ecco, tu, amico di me stesso: Io,
puoi capirmi.
Vedi è tragico trovarsi e sentirsi così.
Fare uno sforzo e
ritrovarsi più vecchio di prima,
ma, tu, dici di continuare.
Ma chi me la dà la forza?
IL SIGNORE! |
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VORREI
(DEDICATO A TE) 01 Ottobre 1978
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Cara Rosaria
vorrei portarti…
Ecco; dove vorrei portarti?
Io ti porterei ovunque,
ma
l’importante è che tu stia accanto a me.
Non ha importanza dove andremo,
anche all’inferno,
non ha importanza,
perché sono sicuro che con te
mi sentirei molto diverso;
mi sentirei rinato;
il cerino della mia vita ritornerà
ad accendersi,
cerino che da lungo tempo si è spento,
spento si, spento e
solo tu potrai accenderlo
con un soffio della tua gentilissima gentilezza.
Non puoi pensare quanto
Mi farai felice
Se un giorno soffierai sulla mia vita
Morta da molto tempo.
Nulla è servito
A svegliarmi dal lungo letargo della
Morte dell’anima.
A volte desideravo non risvegliarmi più
L’indomani,
e morire nel tuo dolce ricordo.
Vorrei…
Ecco, si io vorrei amarti,
ma, … che dico io ti amo pazzamente.
Non faccio altro che a te pensare
Notte e giorno
Giorno e notte.
Col tuo viso mi addormento e
con esso mi sveglio.
A volte immagino che
Sei tu quel che abbraccio,
nelle reti del sogno,
ma con amaro sconforto
il cuscino mi trovo tra le braccia
desiderose di affetto,
dell’amore, di calore umano,
di te.
Ma tu cara e dolce
Amica mia sei lontana, lontana
Lontana mille miglia,
ed io…
che faccio io!?
Io muoio senza te. |
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Perché
questa pagina
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Forse non possono definirsi vere e proprie poesie,
ma momenti di riflessione che ho fatto quando avevo l'età di 15 anni in
su.
Infatti si possono definire come momenti durante i quali avrei voluto
parlare con qualcuno o con la persona che volevo bene, ma non c'era in
quel momento.
Desideri che speravo si avverassero, pensieri che mi balenavano per la
testa, delusioni, amarezze e a volte anche un po' di entusiasmo
nell'andare avanti.
In ogni caso mi sono deciso a pubblicarle per farmi
conoscere un po', e se avete qualcosa che volete comunicarmi, anche per
dirmi soltanto che non vi piace quello che ho scritto potete cliccare
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